Veronica Grey, Scheda 2 Pg

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Gabriel™
view post Posted on 5/11/2010, 14:32




IDENTITA':

Immagine:

Nome: Veronica
Cognome: Grey
Soprannome: //
Data di nascita: 18 Maggio 1989
Luogo di nascita: North Bay, Canada
Città di residenza: Las Vegas, Nevada, USA
Descrizione aspetto fisico: Veronica appare come una bella ragazza: il suo viso è leggermente ovale, ed i suoi tratti sono molto fini e delicati. Ha lunghi capelli castano chiari con riflessi biondi e ramati, molto lisci e luminosi. I suoi occhi sono grandi e color miele, con pagliuzze dorate. Nonostante non sia un tipo appariscente, Veronica attira lo stesso l'attenzione della gente, a causa del suo portamento elegante e del suo splendido fisico. Lei stessa è consapevole di apparire molto carina, ma comunque sia non per questo mette in mostra eccessivamente il suo corpo, anzi detesta chi lo fa. Di solito infatti veste molto semplice, ama molto gli abiti ed i jeans, non fa differenza se sono di marca o meno. Lo stesso vale per il trucco: solitamente ne usa molto poco, al massimo un po' di matita e mascara per far risaltare gli occhi già molto grandi. Un'altra cosa che le piace sono gli accessori: essendo una ragazza giovane ha una forte predilezione per le borsette dai colori forti e dagli occhiali da sole grandi, meglio se ispirati agli anni '30.
Personalità e carattere: Veronica è sempre stata una ragazza allegra, con una grande voglia di vivere ed una solarià innata. Ama molto stare con la sua famiglia, ed aiutare gli altri, fin quando gli è possibile. Nonostante non sia una persona molto estroversa, è comunque disponibile nei confronti di chi ha bisogno di una mano, anche a discapito di fare qualche sacrificio lei stessa.
Purtoppo, gli eventi della vita gli hanno modificato quasi totalmente il carattere: ora Veronica è piuttosto fredda, non si fida più delle persone che gli stanno intorno, solo dei suoi genitori. Ha inoltre una grande sete di giustizia e di verità, e ciò l'ha portata a commettere atti anche molto gravi nei confronti di chi l'ha fatta soffrire.
Hobby: Veronica ama molto dipingere, è sempre stata un'animo sensibile e grazie alla pittura ha potuto esprimere questo suo lato, che comunque sia cela agli occhi degli altri. Le piace anche andare in moto, leggere e andare a cena fuori. Al tempo del liceo era una cheerleader, ma ora non vuole più ricordarlo, visto che è stato a causa di ciò che la sua vita è completamente e radicalmente cambiata in peggio.
Cosa ama: Dipingere, andare in moto, rilassarsi, fare spese.
Cosa odia: Il dolore, le cicatrici, le cheerleader, le persone invidiose.
Preferenze sessuali: Etero
Stato: Single
Storia del personaggio: Veronica nasce a North Bay, nella provincia di Ontario, Canada, il 18 maggio di ventuno anni fa. La sua famiglia non è ricchissima, ma comunque riesce a vivere una vita dignitosa senza gravi problemi. Suo padre infatti è un impiegato in un'industria di legname, mentre sua madre lavora come maestra in una città vicina. Fin da piccola Veronica vive una vita felice, i suoi sono molto affettuosi con lei e la incoraggiano a fare tutto ciò per cui si sente portata. Nonostante non abbiano molti soldi, spendono volentieri quelli che hanno per lei, per far si che possa diventare un giorno una persona importante, almeno molto più di loro due. Comunque sia, non le fanno pressioni per questo, anzi, la lasciano piuttosto libera sulle scelte che deve compiere: Veronica non si deve sentire obbligata in niente, deve scegliere autonomamente ciò che le piace e ciò che la entusiasma. A dispetto di ciò, non cresce come una ragazza viziata, ma diventa fin da piccola molto responsabile e capace già di distinguere quali sono le cose importanti della vita. E' inoltre molto intelligente, e fin da bambina è già molto avanti rispetto ai suoi coetanei a scuola, anche perchè le piace molto studiare, visto che considera questa attività divertente e stimolante. Purtroppo, questa sua predilezione per l'apprendimento la porta ad allontanarsi dagli altri, che molto spesso la isolano perchè sono invidiosi della sua intelligenza, e del fatto che prenda sempre voti alti a scuola. Veronica soffre molto di questa cosa, ma crescendo riesce a farsene una ragione, a comprendere chi sono i veri amici e chi no, chi la sfrutta per le sue abilità e chi le vuole davvero bene. A 13 anni è la migliore della sua scuola, anzi il preside le propone di saltare un anno e di proseguire in una classe più adatta a lei, ma Veronica rifiuta: vuole fare tutte le esperienze come un qualsiasi ragazzo, non vuole nessun privilegio speciale. Così, termina le medie con il massimo del punteggio e da lì a poco inizia il liceo.
Purtroppo, anche lì la situazione non è delle migliori, anzi peggiora. I ragazzi sono molto invidiosi di lei, a causa del suo intelletto molto sviluppato e della sua bellezza, che sta incominciando a fiorire come un ciliegio in primavera. Inoltre è molto spesso causa di scherno e di scherzi, anche pesanti, che la portano ad assumere un atteggiamento rancoroso nei confronti dei suoi compagni di scuola.
Il limite viene raggiunto quando Veronica viene promossa capitano della squadra di cheerleader: le altre ragazze infatti non accettano questa decisione del coach, e fanno di tutto per metterle i bastoni tra le ruote: durante gli allenamenti la intralciano, non seguono i suoi comandi, non la rispettano e la isolano ancora di più.
Ma la ragazza non demorde, e stoicamente continua nelle sue attività, nonostante abbia quasi tutti contro e solo una manciata di veri amici, e che comunque non possono aiutarla, anche perchè sono anch'essi vittima di scherzi gravi e ripetuti.
Comunque sia, nonostante tutto, Veronica è una ragazza abbastanza felice, ha una famiglia che la ama ed a scuola è sempre la migliore, ed ormai con il tempo ha accettato il fatto di essere stata isolata e la cosa ormai non le pesa più di tanto.
Durante l'ultimo anno però, avviene una cosa che le cambia completamente la vita: al termine di un allenamento delle cheerleader, la ragazza si reca come sempre negli spogliatoi per cambiarsi e per rinfrescarsi dopo quella dura attività. Solo che, non appena mette piede lì, trova tutti gli altri membri della squadra che l'aspettano. Casey Miller, una delle tante persone che la invidiava, senza dire una parola le si avvicina e le tira in faccia uno strano liquido. Non appena esso tocca la pelle del viso di Veronica, la ragazza comincia subito ad urlare fino a quando sviene sul pavimento dello spogliatoio. Quando riprende conoscenza scopre di essere in ospedale, e che ha la metà sinistra del viso completamente coperta da bende, ma nonostante ciò le brucia terribilmente. Non riuscendo a resistere e volendo sapere cosa le era capitato, scosta leggermente una fasciatura e si tocca la guancia. Un grido le sorge spontaneo: la sua pelle, che lei si era sempre ricordata liscia e morbida, ora era incavata e rugosa, e al semplice tatto le doleva molto. Veronica continuò ad urlare disperata fino a quando un'infermiera e suo padre accorsero nella stanza, e le spiegarono cosa era successo: qualcuno a scuola le aveva sicuramente scagliato contro dell'acido, che per fortuna non aveva leso i tessuti in profondità. Comunque sia, non sarebbe più tornata come prima, anche se i medici avrebbero fatto tutto il possibile anche ricorrendo a dei trapianti.
Sentito ciò, la ragazza si chiuse in sè stessa ed in un mutismo impenetrabile. Non parlava nemmeno con i suoi genitori, con i dottori che le facevano visita, e nemmeno con i suoi amici che venivano a trovarla. Veronica non si rendeva conto da quanto tempo era lì: i giorni scorrevano sempre uguali, tutto si assomigliava incredibilmente. Comunque sia, la ragazza si accorse che lentamente il dolore si attenuava, e che la sua pelle stava migliorando. Ogni giorno si guardava allo specchio, sperando di vedere la bellissima ragazza che fino a poco tempo prima era stata lei. Purtroppo non era così, e lo specchio le rimandava solo l'immagine di una maschera, di un volto rovinato, e di una persona infelice. A tutto ciò inevitabilmente seguivano delle crisi isteriche: Veronica non si accettava, non riusciva a credere di essere lei quella riflessa nello specchio, aveva solo voglia di gridare e di farla pagare a chi le aveva fatto questo.
Finalmente, dopo un paio di mesi, fu dimessa dall'ospedale: se la guarigione sarebbe andata secondo l'iter prefissato dai medici, di lì a poco la ragazza sarebbe stata sottoposta ad un piccolo trapianto, per cercare di normalizzare un po' la situazione del suo viso. I genitori di Veronica pensavano che le avrebbe giovato tornare a casa, e che sarebbe riuscita ad accettarsi per quello che era: una donna intelligente e secondo loro sempre bellissima come quando era nata. Ma lei non era dello stesso parere; non usciva mai dalla sua camera, era sfuggente nei confronti dei suoi, continuava a non parlare ed aveva frequenti crisi di pianto. Anche quando i medici venivano a visitarla non si comportava bene, ed occorreva sedarla un po' prima che questi ultimi potessero svolgere il loro compito. Secondo loro Veronica era già pronta per tornare a scuola, aveva bisogno di contatti umani e di qualcosa che la distraesse un po' dalla sua situazione. La ragazza invece non gli dava retta, e continuava a stare chiusa nella sua stanza, con i suoi che ormai erano disperati e pregavano tutti i giorni perchè qualcosa potesse aiutare loro figlia.
Una notte, dopo una crisi particolarmente violenta, Veronica scoppiò a piangere nel suo letto. Dentro di sè voleva solo essere come prima, essere di nuovo bella, riavere la sua vita. Chiuse gli occhi stanca e si addormentò con le lacrime che le solcavano il viso. Fece sogni confusi, e si svegliò all'improvviso. Decise di andare in bagno per ripulirsi un po' il volto, visto che lo sentiva tutto appiccicato dalle gocce di pianto che fino a poco prima aveva versato. Quando arrivò al locale, nonostante il suo desiderio di non farlo, si guardò allo specchio e subito emise un grido acuto. Il suo riflesso era nuovamente bello, la sua pelle era liscia e morbida, e non c'era traccia delle cicatrici che l'acido le aveva lasciato. Eccitata, chiamò i suoi a gran voce per fargli vedere cosa era successo, ma quando questi ultimi arrivarono e lei gli comunicò la notizia, sua mamma la abbracciò piangendo. Sconvolta, Veronica si guardò nuovamente allo specchio. Il bel riflesso di prima aveva lasciato il posto al suo viso martoriato dalle cicatrici, e la sua pelle era scavata ed avvizzita. Urlando e piangendo allo stesso tempo, la ragazza si rifugiò nella sua camera. Era dunque stato un sogno, un'illusione ottica o qualcosa di simile quello che aveva visto? Continuò a pensarci nei giorni a venire, ed una notte decise di provare di nuovo. Si sdraiò nel suo letto ed incominciò a pregare di essere bella, di poter tornare come prima, proprio come aveva fatto quella sera. Subito dopo si guardò in un piccolo specchio che teneva sul comodino: quest'ultimo le rimandava il riflesso di una splendida ragazza, ma che dopo una manciata di secondi tornò ad essere il suo. Da lì Veronica iniziò a comprendere di poter fare qualcosa, di creare delle breve illusioni su sè stessa, e fu da lì che iniziò a lottare. Ogni sera si concentrava sempre di più, e le durata delle sue illusioni cominciava ad allungarsi. La ragazza era al settimo cielo, finalmente poteva essere di nuovo bella come prima, se non ricorrendo alla chirurgia, almeno ingannando gli altri sul suo aspetto fisico. E fu così che giorno dopo giorno provava e riprovava all'infinito, fino a quando riuscì a mantenere l'illusione per un'intera notte: quando si svegliò la mattina, infatti, guardandosi allo specchio vide ancora la bella ragazza che aveva visto la sera prima.
Comunque sia, quello che faceva le richiedeva notevole sforzo, e perciò decise di dosare i tempi, e di andare per gradi per evitare che potesse causarsi danni.
La situazione comunque era molto migliorata, finalmente era uscita dalla sua stanza ed aveva ripreso a parlare. Quando aveva detto ai suoi che voleva ritornare a scuola, questi ultimi la abbracciarono e la baciarono e le dissero che erano fieri di lei. Per di più, il preside voleva parlarle di quello che le era successo, per punire il colpevole con l'espulsione. Veronica ora era di nuovo felice, ora riusciva a creare dell illusioni sul suo aspetto che avevano una lunga durata, e che le richiedevano solo un piccolo sforzo. Tuttavia la ragazza non parlò di quello che sapeva fare con nessuno, e le illusioni che creava avevano luogo solo nella sua camera, per evitare che chi la conoscesse le chiedesse come aveva fatto a tornare come prima.
Quando andò a parlare con il preside, Veronica gli fece subito il nome di Casey Miller, era l'ultima persona che ricordava prima dell'incidente. Quando il dirigente scolastico la convocò, quest'ultima negò tutto, e visto che le altre ragazze che erano nello spogliatoio si rifiutarono di parlare, il caso cadde per mancanza di prove, in fondo era la parola di Veronica contro quella di Casey, e non c'erano testimoni che potessero appoggiare la sua tesi.
Arrabbiata, la ragazza aveva voglia di vendicarsi su tutte quelle che persone che l'avevano ferita e che non l'avevano aiutata a punire la colpevole. Così, per prima cosa andò a casa di Casey, quella che le aveva fatto il male maggiore sfregiandola per la vita. Rimanendo fuori dalla sua finestra, si concentrò pensando che avrebbe voluto che la ragazza avesse il volto ricoperto da cicatrici come lei, e l'illusione intaccò Casey. Quando infatti quest'ultima distrattamente si guardò allo specchio pettinandosi i capelli, emise un urlo di disperazione. Si mise a correre per la stanza, ma inciampò e sbattè la testa sulla testiera del letto. Non morì, ma all'ospedale dissero che si trovava in un coma profondo, e che difficilmente ne sarebbe uscita. Veronica era soddisfatta, gliel'aveva fatta pagare, ed ora aveva intenzione di fare lo stesso con le altre ragazze che avevano rifiutato di aiutarla. Così, una ad una, grazie alle sue illusioni, provocò loro degli incidenti, ed in molte morirono.
Le superstiti decisero di raccontare tutto ai loro genitori, che in preda al panico decisero di fuggire con le loro figlie, per fare in modo che quella persona che le stava uccidendo non potesse più farle del male. In molte sospettavano di Veronica, ma non avevano prove contro di lei. Così, di comune accordo, si sparpagliarono per l'America in cerca di salvezza per cercare di sfuggire a quell'assassino.
Ma per Veronica la sua vendetta non era ancora compiuta, così, senza dire nulla ai suoi e senza terminare la scuola, in sella alla sua motò partì per punire anche le altre ragazze: la prossima si trovava a Las Vegas, ed era lì che lei era diretta. Dopotutto, sarebbe stata come una vacanza. Sole, caldo e.... sangue.
Parentela: No
Superpotere: Illusione
Spiegazione del potere: Capacità che permette, a chi possiede questa determinata abilità, di generare delle illusioni temporanee nella mente – o nelle menti – altrui. Utile per disorientare, stordire un eventuale “nemico". Tramite questa abilità infatti è possibile alterare la percezione che gli altri hanno della realtà.
Livello Basso: A questo livello, ci si può permettere di creare nella mente altrui, solo sensazioni un pò vivide quali: suoni irreali e immagini leggermente sfuocate ed imprecise e necessita di una concentrazione più che elevata per poterci riuscire.
Livello Medio: I suoni diventano più nitidi e le immagini acquistano più veridicità. Anche la durata dell'illusione aumenta, sembra quasi come realtà anche se una persona ben accorta nota le differenze. lo sforzo di concentrazione è minore.
Livello Alto: Al livello alto, le immagini cominciano ad acquistare tangibilità, si può far avvertire sul bersaglio prescelto il fruscio del vento sulla pelle e simili, tuttavia si necessita sempre di una buona concentrazione.
Livello Ottimo: Tutto quello che si vuole far provare all'altrui persona sembra in tutto e per tutto reale, si possono creare illusioni nella mente di più persone (5-7 in media, dipende dalla concentrazione e da vari elementi esterni). La durata delle illusioni si allunga ulteriormente.
Livello Massimo: Il controllo è totale, si può creare ogni sorta di immagine e di situazione nella mente altrui, a questo stadio si può anche fare a meno del contatto visivo, ma le immagini trasmesse avranno un notevole calo di potenza. La persona che è soggetta ad illusioni di tale livello, non sarà più in grado di distinguere la realtà dall'illusione.
Difetti e pregi di esso: E' un ottimo meccanismo di difesa ed offesa, infatti tramite questà abilità è possibile alterare la percezione della realtà che hanno gli altri, facendogli credere tutto ciò che si vuole. Tuttavia, è un potere che richiede molta concentrazione e può causare effetti inaspettati.
Livello potere:
Punti Esperienza:
Icona 100x100:
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INVENTARIO:

Vestiti: Molti abiti colorati, alcuni top, 3 paia di jeans, due paia di scarpe
Oggetti: Una valigia con dentro le sue cose, un IPod, il suo cellulare, due paia di occhiali da sole, documenti, patente
Altro: Una moto sulla quale viaggia
SPOILER (click to view)
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Edited by Gabriel™ - 5/11/2010, 19:10
 
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view post Posted on 11/11/2010, 22:57
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Scheda decisamente ampia e completa! Il potere può partire dal Livello Ottimo!
 
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